Gli elementi del progetto, comespesso accade, sono tutti li attorno a sostenere proficuamente e silenziosamente la vita stessa del quartiere, generando frammenti di città, usi e consuetudini. Il progetto ha avviato le mosse, dunque, da un paziente ricucire passo dopo passo, i nodi di una trama latente tessuta da molteplici elementi, generando così spazi e strutture, aree dedicate ad usi civici ed economici, nonché richiami formali che compongono la misura stessa di questo nuovo spazio urbano.
Le linee guida e la traccia diquesto processo ideativo di rigeneazione della tessitura urbana, è stata quella di promuovere uno spiccato carattere pedonale della nuova Piazza, cercando di massimizzare la compatibilità di uso con la carrabilità e con l’attività a mercatale, giudicata quale elemento motore e vitale per la socialità e per l’economia del quartiere dell’Isolotto. Per questo motivo la parte superiore della nuova Piazza, in corrispondenza della chiesa e dei portici commeciali, avrà una disciplina di accesso riservata solo ai pedoni ed alle biciclette, consentendo la carrabilità solo per mezzi emergenziali. Il disegno delle aree a terra e la destinazione degli spazi cercherà di coniugare la contemporanea presenza del mercato e della superficie verde della Piazza, ipotizzando una promiscuità dei due usi consentita dallo studio delle pavimentazioni verdi che permettano comunque l’accesso carrabile da parte dell’operatore commerciale di mercato.